Doriam Battaglia al Lido del Segrino

Doriam Battaglia al Lido del Segrino

Anche l’arte è di casa al Lido del Segrino. Fino al 21 dicembre 2019 spazio alle opere di Dorim Battaglia. Il Lido del Segrino ospita infatti la mostra personale di Dorim Battaglia, inaugurata lo scorso sabato 26 ottobre.

Nato a Berbenno di Valtellina (SO) il 19 febbraio 1949, Dorim Battaglia vive e lavora in Como dal 1957 con una breve parentesi, dal 1991 al 1994, in cui per motivi di lavoro si è trasferito ad Anghiari provincia di Arezzo in località Upacchi.

Negli anni ’70 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Brera (Scuola libera del nudo) e la Fondazione Castellini, scuola di Arti e Mestieri.

Laureato in Architettura nell’anno 1975 presso il Politecnico di Milano.

Nell’anno accademico 1972/73 frequenta l’Università IUAV di Venezia facoltà di Architettura, Nell’anno 1981 frequenta la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia, Corso di Litografia.

All’inizio degli anni ’90 segue un corso di calcografia presso lo studio milanese dell’incisore TOGO (Enzo Migneco) e nel medesimo periodo (1992/1994) frequenta un corso di incisione presso l’Associazione Giosuè Carducci di Como (Prof. Angelo Tenchio), un corso di disegno e pittura (Prof.Giuliano Collina) ed uno di modellato con lo scultore comasco Massimo Clerici.

Negli anni 1998/99 ha seguito un corso di ceramica Raku con il maestro ceramista Walter Castelnuovo, esperto in tecniche Raku, presso il suo studio di Faggeto Lario fraz. Palanzo.

Nell’anno 2002 ha frequentato un corso di scultura per la pietra Ardesia (Lavagna) presso le Cave di Molino di Triora in Val Argentina, Taggia (IM).

Dal 1994 tiene corsi di disegno e pittura dal vero e di figura presso il proprio laboratotorio in Como.

Per il Lido del Segrino è un’occasione unica in cui sposare la poesia delle nostre sponde con l’arte sublime di questo artista capace di raccogliere emozioni e trasferirle sulla tela. Venite a visitare la personale di Dorim Battaglia, siamo certi che saprete apprezzare i quadri quanto la nostra splendida “cornice”!